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Presa di posizione del Cai del Veneto contro la loro eccessiva presenza in montagna:
No ai mezzi motorizzati sui sentieri
Invito alle Amministrazioni locali a stabilire divieti e a vigilare che siano rispettati L’Amico del Popolo – 16 marzo 2017 Il Cai del Veneto ha preso posizione contro l’eccessiva presenza di mezzi motorizzati sui sentieri di montagna. «Le nostre montagne e le nostre zone pedemontane sono oggetto da anni di continue incursioni di mezzi motorizzati che ne percorrono i sentieri, le mulattiere, le strade agro-silvopastorali e che, uscendo pure dai tracciati, deturpano boschi e pascoli, ghiaioni, letti di torrenti». Così ha scritto Bruno Zannantonio, portavoce del Club alpino italiano del Veneto, sottolineando anche che «i segni di tale pratica rendono evidente a chiunque frequenti i nostri monti il carattere di vulnerabilità dal punto di vista ambientale. Il deterioramento e conseguente degrado di molti tracciati percorsi abitualmente dalle moto da trial o da enduro o da quad avanza da una stagione all’altra in modo rapidissimo e irreversibile». A questo proposito Zannantonio precisa che «il Club Alpino Italiano del Veneto conferma la propria contrarietà alla frequentazione della montagna per fini di svago con qualsiasi tipo di mezzo a motore: dalle moto ai quad, dagli elicotteri e alle motoslitte. Il Codice della Strada (legge 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni) all’articolo 2 dice chiaramente quali sono le strade destinate alla circolazione dei mezzi motorizzati e, tra esse, non vi sono i sentieri, le mulattiere e i tratturi. Ve ne è quanto basta per affermare che la circolazione dei mezzi a motore sui sentieri è vietata dalla legge». Nel Veneto la viabilità, fuori dalle normali strade di circolazione, è normata dalla legge regionale n. 14/1992: ‘Disciplina della viabilità silvo pastorale’ e successive modifiche e dalla delibera della Giunta regionale n. 341/2012: ‘Nuove direttive per l’applicazione della Disciplina sulla viabilità silvopastorale’. Dopo averlo ricordato il Cai del Veneto auspica che «le Amministrazioni comunali, le Comunità montane, le Province, la Regione, che insieme rispondono dell’uso del territorio, ognuna per le proprie competenze, vigilino e con apposite ordinanze, ove ancora non emesse, definiscano in modo chiaro e pubblico le modalità di fruizione sia nel periodo invernale che estivo dell’uso dei mezzi a motore, stabilendo divieti e, qualora ritenuto necessario, inasprendo le sanzioni a carico dei trasgressori». A questo proposito il Cai del Veneto fa presente di ritenere «che forse sarebbero sufficienti maggiori controlli per limitare questo fenomeno», anche se dice di comprendere «che le carenze di organici a tutti livelli ne limitino l’applicabilità».
Infine il Cai veneto invita «i soci, i non soci o qualsiasi persona voglia segnalare fatti di malcostume ad accedere al sito http://www.caiveneto.it utilizzando il forum di contatto. La segnalazione servirà per capire l’entità del fenomeno e come meglio indirizzare un’azione di sensibilizzazione e di segnalazione alle autorità competenti».
ASSEMBLEA ANNUALE SOCI 2017

Si attendono i soci in sede per informarli sul resoconto annuale delle attività 2016 e per l’approvazione del bilancio di gestione del 2016 e del programma attività 2017.
Segnaliamo un corso di avvicinamento alla speleologia organizzato dal CAI di Valdagno.

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